Non si sa più come commentare le prese di posizione di chi dovrebbe garantire per conto dello Stato la legalità, il rispetto del diritto allo studio, l'educazione alle regole e invece ripropone ogni volta l'abbinamento antieducativo del dialogo a tutti i costi con il totale rifiuto di qualsiasi sanzione, incoraggiando così i comportamenti che sarebbe doveroso contrastare. Il direttore dell'Ufficio scolastico lombardo scredita la fermezza morale e civile della preside Guerrera (vedi post di ieri) sentenziando: "Non facciamo i poliziotti, dobbiamo dialogare". Gli fa eco il suo collega campano. Che tristezza. (GR)
Dal "Corriere della Sera".
Dal "Mattino".
giovedì 29 novembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
LA PRESIDE SI OPPONE FISICAMENTE AGLI OCCUPANTI: "SIETE FASCISTI"
Una preside
di Milano si è piazzata davanti alla porta del suo Liceo e, intonando “Bella ciao”,
insieme ai custodi ha impedito ai collettivi studenteschi di occupare le aule. Continua a leggere.
MONTI CONTRO GLI INSEGNANTI. E NAPOLITANO CONCORDA
Nei paesi in cima alle classifiche mondiali degli apprendimenti, come Finlandia e Corea, ma anche in moltissimi altri, i docenti vengono portati in palmo di mano e si investe molto sulla scuola come motore del progresso civile ed economico. Gli insegnanti italiani devono invece subire in queste settimane uno sbalorditivo attacco del governo Monti, come se non fossero già da tempo demotivati, stressati e a rischio elevato di malattie professionali. La ritirata sull'aumento di un terzo dell'orario di cattedra non è andata giù al Presidente del Consiglio, che si è prodotto in una livorosa accusa di corporativismo e conservatorismo dei docenti italiani, rei di non aver accettato la certificazione ufficiale della loro condizione di privilegiati a part time. Ci si è messo anche Giorgio Napolitano, che da tempo fa spesso a meno di osservare i limiti dei suoi compiti costituzionali, gettando anche il suo peso nella campagna denigratoria in corso: "Non si può restare prigionieri di conservatorismi e corporativismi, come proprio ieri ha sottolineato il presidente Monti".
Speriamo che i prossimi giorni ci risparmino almeno la reprimenda del Sommo Pontefice. (GR)
Video con le parole di Monti - L'esternazione di Napolitano
Speriamo che i prossimi giorni ci risparmino almeno la reprimenda del Sommo Pontefice. (GR)
Video con le parole di Monti - L'esternazione di Napolitano
venerdì 23 novembre 2012
CI SONO SCUOLE IN CUI GLI ADULTI FANNO IL LORO MESTIERE
Al liceo Gobetti e al tecnico Volta gli studenti che avevano occupato
la loro scuola, facendo anche dei danni, potranno avere fra qualche anno un
ricordo positivo: quello di adulti che hanno fatto il loro mestiere, aiutandoli
quindi a crescere. Continua a leggere.
mercoledì 21 novembre 2012
SE SONO BAMBOCCIONI È COLPA DEI PADRI
Dopo l’articolo sull’ennesimo rigurgito di mammismo anti-compiti viene a proposito la presentazione sul Corriere della Sera di un libro di Antonio Polito intitolato “Contro i papà. Come noi italiani abbiamo rovinato i nostri figli”. È un brano tratto dall’introduzione, in cui Polito critica duramente la sua generazione per come ha interpretato il ruolo paterno. I padri della generazione precedente erano spesso assenti e magari poco attrezzati per consigliare e guidare i propri figli, “ma si prestarono a fare ciò che da mondo è mondo un padre deve fare: opporsi al figlio”, il che significa “consentire che il figlio gli si rivolti contro, e così facendo conquisti la sua emancipazione.” Come molti psicologi hanno da tempo evidenziato, i padri protesi a mostrarsi “buoni e benpensanti, moderni e progressisti”, ad assecondare in tutti i modi i bisogni dei figli e a proteggerli da qualsiasi frustrazione, finiscono per farne delle persone prive dell’autonomia e del coraggio necessari per camminare con le proprie gambe.(AR)
martedì 20 novembre 2012
ANCORA MAMME CONTRO I COMPITI A CASA
Per i compiti a casa viene ora chiamato in causa
perfino l’Osservatorio per i diritti dei minori, il cui presidente pretende di
chiarire il problema interpellando cento studenti e aggiunge che “molte volte [?]
i ragazzi devono impegnarsi su argomentazioni [sic] ex novo”, cioè non
affrontate/i in classe. Continua a leggere.
lunedì 19 novembre 2012
OCCUPAZIONI: GENITORI CHE ISTIGANO, MINORANZE CHE DECIDONO
Un articolo di Giovanni Belardelli sullo "stanco rito", che spesso comporta anche una lezione di antidemocrazia. Pienamente condivisibile. Leggi.
domenica 18 novembre 2012
L'INSEGNANTE, IL MINISTRO, LA FATICA, LA DIGNITÀ
Paola Cavallari, docente di filosofia, racconta un'originale esperienza didattica e in senso lato politica di questi ultimi giorni: mostrare in classe quale sia quella parte del lavoro di un insegnante che normalmente si svolge fuori dallo sguardo dei suoi allievi. Se di norma si dovrebbero tenere ben distinti l'ambito della didattica da quello dell'impegno politico-sindacale, in questo caso la forma di "lotta" è in definitiva solo un altro modo di fare lezione, che tende a valorizzare (invece di svilire come a volte succede) la professionalità dei docenti. Leggi.
venerdì 16 novembre 2012
LA SMENTITA DELLA PRESIDE DEL LICEO OCCUPATO
Come autore
del commento di ieri (Quando docenti e
preside colludono con gli occupanti) devo riferire che mi ha telefonato la
dirigente del Liceo artistico occupato, la quale, oltre a ritenere diffamatorie le valutazioni espresse nel nostro
testo, ha smentito categoricamente il contenuto dell’articolo di
“Repubblica”, precisando che durante l'assemblea studentesca lei e i docenti si
sono limitati a esercitare la sorveglianza e aggiungendo che nessuna studentessa
ha pronunciato le frasi riportate tra virgolette nell'articolo. Continua a leggere.
mercoledì 14 novembre 2012
QUANDO DOCENTI E PRESIDE COLLUDONO CON GLI OCCUPANTI
A quanto riferisce “La
Repubblica”, in una scuola fiorentina (e chissà in quante altre) la decisione
di occupare è stata prima discussa con i professori e poi messa ai voti “con la
supervisione” della Preside, che evidentemente voleva garantirne la regolarità.
Una prova indiscutibile di quanto poco molti insegnanti e dirigenti siano consapevoli
del loro ruolo istituzionale (che in genere il Ministero si guarda bene dal
ricordargli), al punto che gli uni pianificano con i ragazzi un comportamento illegale e
la dirigente sovrintende alla votazione in cui lo si decide. Così gli studenti sono indotti a pensare che l'occupazione sia così legittimata. Bel risultato educativo. In questo quadro così
collusivo, si inserisce perfettamente il dettaglio che la mozione per l’occupazione
non aveva neppure raggiunto la maggioranza (42%), cosa che avrebbe potuto e dovuto
consentire alla preside di dichiararla non approvata. (GR)
Leggi l'articolo.
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lunedì 12 novembre 2012
UN SINGOLARE COMMENTO DELLA "STAMPA" SUL MANCATO AUMENTO DI ORARIO
È comprensibile che si giudichi “un rimedio peggiore del male” il taglio di fondi
alla ricerca per non aumentare l’orario degli insegnanti secondari. Ma affermare, come fa Alessandro
Barbera, che lo si faccia “per evitare un aumento di produttività” è un non senso. La produttività della scuola non si aumenta sovraccaricando i
docenti, ma con la loro valorizzazione professionale e forti iniezioni di
serietà e di efficienza.
domenica 11 novembre 2012
PASSA IN COMMISSIONE L'EMENDAMENTO DEL GOVERNO CHE CANCELLA LE 24 ORE DI LEZIONE
Tra i risparmi alternativi ci sarebbero 47 milioni di euro tolti al fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, quelli che finanziano i famosi "progetti". Qualche volta utili, più spesso per niente. Una spinta a concentrarsi sul miglioramento della didattica ordinaria. Leggi.
lunedì 5 novembre 2012
SILVIA VEGETTI FINZI RISPONDE ALLA CRITICHE
Il 31 ottobre avevamo commentato criticamente
un articolo di Silvia Vegetti Finzi sul suicidio di un allievo di prima media.
Pubblichiamo oggi la risposta della psicologa alla lettera sdegnata che la
collega Laura Barberio gli aveva inviato tramite il “Corriere della Sera”.
Leggi.
LA PROFESSIONE MISCONOSCIUTA DEI DOCENTI ITALIANI
I sindacati confederali negano da decenni la natura professionale dell'insegnamento. "Uniti si perde"
sarebbe lo slogan ideale per sintetizzare questa politica. Il tentato
colpo di mano sulle 24 ore è l'occasione per rilanciare il tema della professione docente, anche a partire da questo intervento sul "Sussidiario.net.
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