Su “La Lettura”, il supplemento
domenicale del “Corriere della Sera”, un intervento di Silvia Vegetti Finzi accompagna
un ampio
articolo di Danilo Taino sulla diversa rappresentazione mentale del
fallimento economico in Europa, dove è vissuto come qualcosa di vergognoso, e
negli Usa, dove invece è condivisa l’idea
che il fallimento non è la fine della strada, ma una semplice curva, qualcosa
da cui si può anche imparare. La psicoterapeuta si occupa invece
dell’analogo stigma che accompagna da noi l’insuccesso scolastico, “vissuto
come una catastrofe, anziché come un momento di crisi,
come una rincorsa che consente di saltare più avanti e più in là”. Al punto che, come sappiamo, si parla di
eliminare la ripetenza. Si fa di tutto, insomma, meno che attrezzare i ragazzi alla
sfida della responsabilità. Leggi.
lunedì 30 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
L’ISTITUTO ALBERGHIERO “SAFFI” APRE UN RISTORANTE NEL CENTRO DI FIRENZE
È stato inaugurato ieri “La Prova del Nove”, il
primo ristorante in Italia creato e gestito attraverso un’apposita fondazione
da un istituto alberghiero statale. Si trova in via de’ Conti 9, a due passi
dalla stazione di Santa Maria Novella e dal Duomo, e opera in locali di
proprietà dell’Hotel “Number Nine”. Il dirigente del “Saffi” Valerio Vagnoli ha
presentato alla stampa il progetto, che punta a unire didattica di alto livello
e ricerca dell’eccellenza nella ristorazione. Sotto la supervisione di due
docenti, i protagonisti sono tutti ex allievi e allievi del “Saffi”. Sette
diplomati sono stati assunti a tempo indeterminato e hanno già alle spalle
numerose esperienze professionali. Altri nove collaborano come borsisti
annuali e per loro “La prova del Nove” costituisce una vera e propria scuola di
specializzazione da cui usciranno con una professionalità molto alta. Infine vi
si alternano come stagisti, con turni di quindici giorni, gli attuali allievi
di quarta e quinta dell’Istituto Alberghiero. Un grosso salto di qualità nel
rapporto tra scuola e mondo del lavoro, che il sottosegretario all’istruzione
Gabriele Toccafondi ha elogiato come esperienza esemplare da seguire,
augurandosi che vengano accantonati i pregiudizi di natura ideologica che
vorrebbero tenere ancora separati lavoro e scuola. Bisogna anzi modificare le
norme, in modo da rendere molto meno complicato per altre scuole imboccare la
stessa strada.
Trattandosi di un’iniziativa senza fini di lucro, “La Prova del Nove”, pur puntando a un elevato standard qualitativo, potrà contenere i prezzi: un pranzo o una cena con primo, secondo e dessert si dovrebbe aggirare – a titolo indicativo – sui 35/40 euro; chi si vuole limitare a un primo oppure a un secondo con dessert potrà spendere rispettivamente 20/25 euro e 28/30. Per il primo mese di apertura si potranno anche sperimentare vari menù-degustazione a 30 euro. Si prenota al numero 0552399945.
Vai al sito del ristorante.
L’articolo del “Corriere Fiorentino”: http://bit.ly/JYHB2L
Trattandosi di un’iniziativa senza fini di lucro, “La Prova del Nove”, pur puntando a un elevato standard qualitativo, potrà contenere i prezzi: un pranzo o una cena con primo, secondo e dessert si dovrebbe aggirare – a titolo indicativo – sui 35/40 euro; chi si vuole limitare a un primo oppure a un secondo con dessert potrà spendere rispettivamente 20/25 euro e 28/30. Per il primo mese di apertura si potranno anche sperimentare vari menù-degustazione a 30 euro. Si prenota al numero 0552399945.
Vai al sito del ristorante.
L’articolo del “Corriere Fiorentino”: http://bit.ly/JYHB2L
Il servizio del TGR Toscana: http://bit.ly/JavSOn
domenica 22 dicembre 2013
IL MINISTRO CARROZZA E GLI STUDENTI - UNA LETTERA APERTA
Ministro
Carrozza,
per la seconda volta in pochi mesi lei si è rivolta a una platea di studenti in modo tale da delegittimare gli insegnanti ai loro occhi. A settembre li invitò addirittura a ribellarsi “ai genitori, ai prof, alla scuola”; ieri a chiedere ai professori di dare meno compiti per le vacanze; e naturalmente ha riscosso in ambedue i casi un’ovazione.
per la seconda volta in pochi mesi lei si è rivolta a una platea di studenti in modo tale da delegittimare gli insegnanti ai loro occhi. A settembre li invitò addirittura a ribellarsi “ai genitori, ai prof, alla scuola”; ieri a chiedere ai professori di dare meno compiti per le vacanze; e naturalmente ha riscosso in ambedue i casi un’ovazione.
Quanto
ai compiti, è proprio sicura di conoscere meglio di chi ci lavora le esigenze
di ogni singola classe e di ogni singolo allievo? Non è forse corretto lasciar
decidere ai docenti “in scienza e
coscienza” se dare pochi, molti o nessun compito e se debba trattarsi di leggere
un libro, di scrivere un testo o di ripassare un argomento?
Ma
il problema è più ampio e più grave: con simili messaggi Lei, il Ministro
dell’Istruzione, si pone come difensore dei ragazzi nei confronti di una scuola che ai suoi occhi sarebbe oppressiva; e così incoraggia in loro
atteggiamenti di contrapposizione e di sfiducia verso i docenti, invece di
invitarli alla serietà dell’impegno.
Ci
tornano in mente a questo proposito le parole di tutt’altro segno che il
presidente Obama disse agli studenti nel 2009: “Possiamo avere gli insegnanti più
appassionati, i genitori più attenti e le scuole migliori del mondo: nulla
basta se voi non tenete fede alle vostre responsabilità. Andando in queste scuole ogni giorno, prestando attenzione a questi
maestri, dando ascolto ai genitori, ai nonni e agli altri adulti, lavorando
sodo, condizione necessaria per riuscire”.
La
scuola ha infatti estremo bisogno di un governo che le assicuri non solo le
necessarie risorse, ma anche il sostegno morale di chi è consapevole
dell’importanza e della difficoltà del suo compito.
Gruppo di Firenze
per la scuola del merito
e della responsabilità
Per scrivere al Ministro:
segreteria.particolare.ministro@istruzione.it; caposegreteria.ministro@istruzione.it; lunedì 16 dicembre 2013
INCONTRO-DIBATTITO SUI BES: DOCUMENTAZIONE
Una sala
superaffollata da centoventi persone, quattro relazioni introduttive e un’ora e
mezzo circa di interventi e domande del pubblico. Questo in estrema sintesi il
resoconto di un pomeriggio di grande interesse, in cui si sono confrontati
punti di vista molto critici (probabilmente in maggioranza) e altri almeno in
parte favorevoli alla nuova normativa.
Michele Zappella, neuropsichiatra dell’età evolutiva, ha toccato criticamente molti temi: l’integrazione linguistica dei figli degli immigrati, quella dei disabili, il modo in cui si affronta spesso il bullismo; la percentuale altissima di alunni che verranno ricompresi nei BES e gli interessi editoriali collegati a questa normativa.
Andrea Marchetti, preside del “Vasari” di Figline, ha illustrato approfonditamente la normativa sui bisogni educativi speciali e poi risposto a numerose domande di chiarimento.
Giorgio Ragazzini, del Gruppo di Firenze, ha criticato la tendenza ministeriale a normare minuziosamente l’azione della scuola, che dà luogo a una selva di centri, comitati, procedure, invece di aiutare gli insegnanti con le necessarie consulenze specialistiche e risorse adeguate. È grave, poi, che venga totalmente ignorato il problema educativo in senso proprio.
Roberto Leonetti, che dirige il Dipartimento per la Salute mentale dell’Asl 10 di Firenze, ha parlato infine parlato di come i servizi territoriali della Asl possono aiutare la scuola.
Pubblichiamo una prima documentazione, che contiamo di arricchire nei prossimi giorni:
- la registrazione audio del convegno, che si può ascoltare sia sul sito dell'Istituto "Saffi" che su quello di Radio Radicale (da quest'ultimo è possibile scaricare i file sul proprio computer per tre settimane);
- il testo integrale dell’intervento di Giorgio Ragazzini per il Gruppo di Firenze e un articolo sullo stesso tema apparso ieri sul “Corriere Fiorentino” (con un titolo efficace).
Michele Zappella, neuropsichiatra dell’età evolutiva, ha toccato criticamente molti temi: l’integrazione linguistica dei figli degli immigrati, quella dei disabili, il modo in cui si affronta spesso il bullismo; la percentuale altissima di alunni che verranno ricompresi nei BES e gli interessi editoriali collegati a questa normativa.
Andrea Marchetti, preside del “Vasari” di Figline, ha illustrato approfonditamente la normativa sui bisogni educativi speciali e poi risposto a numerose domande di chiarimento.
Giorgio Ragazzini, del Gruppo di Firenze, ha criticato la tendenza ministeriale a normare minuziosamente l’azione della scuola, che dà luogo a una selva di centri, comitati, procedure, invece di aiutare gli insegnanti con le necessarie consulenze specialistiche e risorse adeguate. È grave, poi, che venga totalmente ignorato il problema educativo in senso proprio.
Roberto Leonetti, che dirige il Dipartimento per la Salute mentale dell’Asl 10 di Firenze, ha parlato infine parlato di come i servizi territoriali della Asl possono aiutare la scuola.
Pubblichiamo una prima documentazione, che contiamo di arricchire nei prossimi giorni:
- la registrazione audio del convegno, che si può ascoltare sia sul sito dell'Istituto "Saffi" che su quello di Radio Radicale (da quest'ultimo è possibile scaricare i file sul proprio computer per tre settimane);
- il testo integrale dell’intervento di Giorgio Ragazzini per il Gruppo di Firenze e un articolo sullo stesso tema apparso ieri sul “Corriere Fiorentino” (con un titolo efficace).
Come Gruppo di Firenze ci riproponiamo di prendere, a
partire da questo convegno, tutte le opportune iniziative che puntino a un
approccio insieme meno burocratizzato e più efficace alle difficoltà di
apprendimento.
mercoledì 11 dicembre 2013
CONVEGNO SUI BES: AVVISO
Firenze, 11 dicembre, ore 17,03.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto
moltissime conferme di partecipazione, cosa che ci fa molto piacere, ma rischia
anche di rendere insufficiente la capienza della sala. D’altra parte a questo
punto non abbiamo più la possibilità di trasferirci in un’altra.
Preghiamo quindi di non inviare ulteriori conferme di partecipazione.
Su questo
blog e sulla nostra pagina facebook cercheremo di mettere a disposizione di
tutti almeno gli interventi introduttivi.
Ci scusiamo per questo inconveniente.
Ci scusiamo per questo inconveniente.
venerdì 6 dicembre 2013
SECONDO L'INDAGINE OCSE-PISA, SI IMPARA DI PIÙ NELLA CLASSI NUMEROSE E SENZA TABLET
La contea di Los Angeles, che
aveva investito un mucchio di dollari per dotare di tablet gli studenti, si è
resa conto che sono “armi di distrazione di massa” e ha fatto dietrofront. Tra
le risultanze in controtendenza, i dati raccolti dall’indagine Ocse-Pisa[1]
sembrano smentire i vantaggi che l’informatica assicurerebbe all’apprendimento
e perfino l’effetto negativo delle classi numerose... Leggi.
[1]
L’Ocse è l’ “Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico”; l’acronimo
Pisa non ha a che fare con la torre pendente, ma sta per “Programme for
International Student Assessment”, Programma per la valutazione internazionale
degli studenti.
mercoledì 4 dicembre 2013
LA JUVE MULTATA PER I BAMBINI CHE URLANO “MERDA” AL PORTIERE UDINESE. BUFFON DISEDUCA: “PUNIZIONE ECCESSIVA, PAROLA ORMAI DI USO COMUNE”
Nessuno è intervenuto (né gli accompagnatori, né l'altoparlante dello stadio) per sgridare i bambini juventini che, al posto dei tifosi adulti squalificati, insultavano ripetutamente il portiere dell'Udinese. La cosa è stata commentata con sufficienza da Gianluigi Buffon, invece di dare ai giovani una lezione di sportività e di misura, e con stizza dal contrariato presidente del Coni, altro educatore mancato. Il portiere insultato commenta saggiamente: "Dispiace che nessuno abbia fatto niente per fermarli. Quando sono i bambini a fare certe cose, non è un bel segnale". Leggi.
lunedì 2 dicembre 2013
INCONTRO-DIBATTITO SUI B.E.S.
LA NORMATIVA SUI BISOGNI EDUCATIVI
AIUTA LA SCUOLA?
giovedì 12 dicembre
15-18,30
ISTITUTO ALBERGHIERO
"AURELIO SAFFI"
via Andrea del Sarto 6a - Firenze
Parcheggio interno
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